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L’importanza della lettura, al Festival di Castel Bolognese

05/11/2014

Buon successo della seconda edizione del Festival della lettura “Fare Leggere Tutti”, promosso dall’Istituto nazionale per la ricerca e lo studio sull’educazione e la famiglia (Irsef) e dalla Federazione nazionale delle scuole di Danza, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Castel Bolognese e degli Ordini dei giornalisti nazionale e dell'Emilia-Romagna.

La "tre giorni" del festival (24-26 ottobre), che lo scorso anno si è svolta a Faenza, ha avuto quale tema conduttore il romanzo "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e le sue contaminazioni e interazioni con le arti - in particolare con letteratura, danza e cinema (è stato proiettato più volte, per le scuole e per il pubblico, anche l'omonimo capolavoro di Luchino Visconti, con il coreografo Alberto Testa in qualità di ospite d'onore) - e con i media.

Nove sono stati i laboratori e gli incontri dedicati alla lettura, ai media, tra cui un seminario su "Parole e immagini: due linguaggi a confronto. Come la stampa interagisce sul linguaggio cinematografico (sabato 25) e un workshop sulla "scrittura creativa" (domenica 26). Grande affluenza di studenti e visitatori anche alla mostra su "Le macchine da scrivere" di giornalisti e grandi scrittori, curata da Enrico Moruzzi, che ha messo a disposizione la sua collezione privata, allestita nella chiesa di S. Maria della Misericordia. Di grande interesse il convegno (domenica 26) sull'importanza della "lettura dei giornali" e della "educazione all'espressività nella formazione della persona".

Moderato dal consigliere nazionale Elio Pezzi, il convegno ha registrato, tra gli altri, gli interventi di Josefa Idem (senatrice della Repubblica e componente della Commissione Cultura del Senato), Anna Antoniazzi (ricercatrice all'Università di Genova), la quale ha affrontato il tema del rapporto narrativo e immaginativo tra il libro e i media, e Gaetano Oliva (docente di teatro d'animazione e drammaturgia all'Università Cattolica di Milano), che ha orientato il suo intervento su espressività, linguaggi e arti del corpo. A laboratori ed incontri, sviluppatisi all’insegna della interdisciplinarità e della contaminazione tra arti e letture, ha partecipato un numeroso pubblico composto da studenti, famiglie, formatori, operatori culturali, illustratori, scrittori e giornalisti.