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LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE IACOPINO ALLA LETTERA DELL’ON LUIGI DI MAIO

08/02/2017
L'on Luigi Di Maio, vice presidente della Camera dei Deputati ed esponente del M5S, mi ha consegnato ieri una lettera contenente doglianze sul comportamento professionale di alcuni colleghi. È un diritto che ha al pari di ogni altro cittadino, un diritto previsto da norme note a tutti i giornalisti.
In occasione dell'incontro l'ho invitato a far sì che gli esponenti del M5S non proseguano in una azione di demonizzazione generalizzata dei giornalisti, manifestandogli il timore che questo clima possa determinare conseguenze dolorose che questo nostro Paese ha già subito in anni non lontani. Ci sono già segnali, in tal senso, al punto che l’Odg nazionale ha assunto una iniziativa legale in relazione a quanto accaduto a Palermo durante una manifestazione del M5S.
Ho chiesto  all'on Di Maio di desistere dall'intenzione di presentare querele o di avviare azioni civili nei confronti dei giornalisti, invitandolo a riflettere sul fatto che quella strada trasmette la sgradevole sensazione di un tentativo di intimidazione, con l'obiettivo – inaccettabile per chiunque abbia a cuore la libertà di informazione, diritto essenziale dei cittadini – di condizionare i colleghi che hanno il dovere di raccontare i fatti che accadono. 
Coltivo la speranza, incoraggiato dal lungo tempo intercorso tra il nostro incontro e la pubblicazione della lettera, che ci sia stata una consultazione e che siano state accolte le sollecitazioni ad un diverso atteggiamento.
Mi dolgo soltanto per il fatto che nella pubblicazione della lettera inviata all'Odg (il cui contenuto sarà valutato dagli organismi competenti) non siano stati omessi i nomi dei colleghi che il M5S accusa di comportamenti non corretti. In tale modo sembra una lista di proscrizione con un messa all'indice – che nulla ha a che vedere con diritti che si lamenta siano stati lesi – che rischia di vanificare le buone intenzioni di seguire le procedure previste dalle norme interne all'Odg.