Cinquecento pagine con l’elenco dei giornalisti iscritti all’Ordine, le testate e le redazioni dell’epoca, in un volume con copertina in pelle rosso vermiglio. Si presentava così, nel 1968, esempio unico nel panorama dei prodotti stampati, il primo numero dell’Agenda del Giornalista, da un’illuminata idea di Achille Cardini.
Cinquanta anni dopo, è stato ampliato il quadro dei contenuti, edizione dopo edizione, presentando in due volumi, Media Contact e Rp Contact, oltre 1200 pagine con più di 200.000 riferimenti di giornalisti, redazioni, aziende, addetti stampa, agenzie di comunicazione e marketing.
“L’idea da cui l’Agenda del Giornalista ha preso vita – scrive il direttore della testata, Andrea Lanzillo – cioè mettere in contatto due mondi, i giornalisti e i comunicatori, è ancora oggi l’elemento su cui questo strumento si fonda. Il mondo del giornalismo ha visto cambiamenti epocali, dal fax degli anni ’80 al web di fine secolo, agli smartphone e ai social media”.
Dalle pagine in bianco e nero, e ormai ingiallite, del 1968 alle scintillanti quadricromie di oggi, l’Agenda del Giornalista ha attraversato un’epoca in cui punto fermo costante è rimasto l’impegno di accentuare la propria vocazione di strumento professionale, approfondendo sia la parte giornalistica, con i media online, le radio e le tv che trasmettono via web, sia quella della comunicazione, con le agenzie di rp, influenti e stakeholder del mondo politico e istituzionale.