Le gravi minacce a Sandro Ruotolo, giornalista di punta di Annozero, e lo stillicidio di casi di cronisti minacciati, due negli ultimi dieci giorni, confermano quanto sia fondato l'allarme lanciato dal nostro osservatorio Ossigeno: in Italia diventa sempre più rischioso raccontare notizie sgradite e verità scomode e perfino criticare personaggi politici dotati di potere. Chi osa farlo deve mettere nel conto ritorsioni, minacce, richieste di risarcimento pretestuose quanto esose. In altre parole, ordini perentori a occuparsi d'altro. E' evidente l'effetto intimidatorio di queste pressioni sull'intera categoria dei giornalisti. Invitiamo a riflettere su un fatto: negli ultimi tre anni nel nostro Paese le minacce e le pressioni indebite hanno colpito almeno duecento giornalisti. Non è di per sé stesso un caso che non se ne parli? Che sfugga alla percezione comune la dimensione enorme di questo fenomeno di condizionamento e oscuramento dell'informazione, che invece è ben presente agli osservatori internazionali? Le minacce ai giornalisti sono infatti una delle ragioni per cui due fra i più autorevoli di essi, Freedom House e Reporters Sans Frontieres, quest'anno hanno declassato l'Italia nella graduatoria internazionale basata sui parametri essenziali della libertà di stampa.
Sandro Ruotolo si occupa da trent'anni di mafia, camorra e consimili, con cronache schiette che non piacciono alle cosche e ai loro amici delle zone grige. Ma le minacce gli sono arrivate solo qualche settimana fa, quando ha cominciato ha occuparsi delle nuove acquisizioni giudiziarie sul famnoso "papello" attorno a cui fu intavolata una trattativa, ancora tutta da chiarire, tra apparati dello Stato e Cosa Nostra. "Non bisogna avere paura e io vado avanti", dice Sandro Ruotolo con il coraggio degli audaci. Dobbiamo aiutarlo ad avere coraggio. Esprimiamo a lui, come a tutti gli altri giornalisti minacciati, una solidarietà attiva e continuativa, invitando tutti i giornalisti a mettersi al suo fianco e dare la massima visibilità al suo caso.
"Ossigeno per l'informazione", osservatorio promosso da Fnsi e Ordine dei Giornalisti sui giornalisti minacciati e sulle notizie oscurate con la violenza.