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Palermo: perquisite abitazioni cronisti. L’Europa condanna

14/10/2013
Le abitazioni di tre giornalisti palermitani, Giuseppe Lo Bianco, Sandra Rizza e Riccardo Lo Verso sono state perquisite alle 7.30 dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Catania che hanno eseguito un provvedimento del sostituto procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro.
La perquisizione sarebbe scaturita da una presunta fuga di notizie relativa ad una indagine sul capomafia di Corleone, Salvatore Riina che dal carcere continuerebbe a guidare Cosa nostra. L'articolo firmato da Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza è stato pubblicato sul Fatto Quotidiano mercoledì 9 ottobre mentre Lo Verso ha riportato la stessa notizia sul sito d'informazione Live Sicilia. I carabinieri hanno perquisito le abitazioni dei tre cronisti, e hanno analizzato i personal computer, gli smartphone, le memorie digitali, i tablet e le agende dei giornalisti. Il Fatto Quotidiano aveva titolato lo scoop così: <La Juve è una bomba. Totò Riina lancia nuova stagione di stragi>.
L'Unione nazionale cronisti italiani e il Gruppo siciliano dell’UNCI, esprimono solidarietà ai tre cronisti sottoposti a perquisizione e sottolineano che appena ieri il commissario per i diritti umani della EU, Nils Muiznieks, ha direttamente criticato l’Italia per l’arretratezza delle sue norme sul diritto all’informazione e per non essersi ancora uniformata alla giurisprudenza che promana dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. Il Governo italiano se vuole cancellare questo primato negativo deve allineare subito la legislazione alle più civili e liberali norme europee.