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In piazza gli Stati Generali del giornalismo per riaffermare la libertà di stampa

28/09/2008
Si riuniranno a Roma, il 27 ottobre, in piazza Monte Citorio, gli Stati Generali del giornalismo per dire "No" al disegno di legge del governo sulle intercettazioni che punta ad abolire il diritto costituzionale dei cittadini di essere informati sulle inchieste giudiziarie. Proprio nel giorno dell'avvio dell'esame del ddl nell'Aula della Camera.
L'Unione Nazionale Cronisti Italiani ha proposto ai Presidenti della Federazione della Stampa, dell'Ordine dei giornalisti, dell'Inpgi e della Casagit di convocare contemporaneamente i rispettivi organismi direttivi allargati per dare il segno tangibile dell'urgenza e della rilevanza dei principi sostanziali per la democrazia che sono in pericolo e la testimonianza dell' impegno determinato dell'intero mondo del giornalismo italiano a difendere il diritto - dovere di cronaca.
E alla manifestazione in piazza Monte Citorio, che sarà preceduta da un convegno -dibattito al teatro Capranichetta, l'Unione Cronisti ritiene necessario che partecipino anche le organizzazioni internazionali del giornalismo che in questi mesi hanno espresso preoccupazione per i tentativi di ridurre la libertà di stampa nel nostro Paese.
L'attuale testo del ddl, infatti, si richiama strumentalmente all'esigenza di difendere la privacy delle persone non coinvolte nelle indagini. In realtà impedisce qualsiasi informazione giudiziaria fino all'udienza preliminare del processo. Il che significa l'impossibilità di informare sulle inchieste giudiziarie per diversi anni.
Quanto alla privacy i cronisti conoscono perfettamente i criteri di tutela delle persone - tra l'altro contenuti nelle Carte e nel Codice deontologico che i giornalisti italiani si sono dati - in particolare di chi è al centro di fatti di cronaca come vittima, o come minore, o comunque come soggetto che ha diritto alla protezione dei dati sensibili