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In rete il portale nazionale sul precariato dell'Ordine dei Giornalisti

09/09/2011
Da oggi esiste un nuovo portale nazionale per la dignità della professione giornalistica. L'indirizzo è precariato.odg.it. Una 'casa' per mettere in rete le esperienze di collaboratori, corrispondenti, precari, free lance, partite iva. Tutti insieme, accomunati dall'appartenenza all'Ordine dei Giornalisti, con lo scopo di condividere esperienze, dare consigli e vie di uscita per fronteggiare una precarizzazione sempre più stringente che riguarda l'intera categoria. Il portale è uno degli obiettivi che si è posto il gruppo di lavoro sul precariato del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti.
In rete esperienze, fatti, notizie raccolte e pubblicate per dare consapevolezza ai colleghi. Un aiuto per uscire da situazioni a volte kafkiane, a volte di profondo disagio personale. Giornalisti uniti in un network nazionale, sotto l'egida dell'Ordine, per la dignità della professione, contro lo sfruttamento.
"Un primo importante passaggio - ha detto il coordinatore del gruppo di lavoro Odg, Fabrizio Morviducci - per noi determinante in vista della manifestazione nazionale che stiamo organizzando a Firenze il 7-8 ottobre. Voglio ringraziare gli altri componenti del gruppo: Antonella Cardone, Alessandro Mantovani, Cosimo Santimone, Massimiliano Saggese, Paolo Tomassone, Francesca Cantiani, Domenico Guarino per il primo traguardo raggiunto. Il nostro portale è una realtà, uno strumento che resterà a disposizione di tutti i colleghi, che vivrà quanto più loro vorranno utilizzarlo".
"La parola precariato non mi piace - ha detto il presidente Nazionale Odg, Enzo Iacopino - perché è una semplificazione a fronte di una complessità sempre maggiore nei ruoli della nostra professione. L'abbiamo scelta 'per convenzione' chiedendo a tutti i colleghi, i free lance, i corrispondenti, i liberi professionisti del giornalismo un po' di comprensione, e soprattutto la condivisione dei valori di fondo che sono alla base di queste nostre scelte e saranno a fondamento della carta deontologica che sarà scritta a Firenze, auspicabilmente da tutti e da tanti, il 7-8 ottobre"