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Rinviata al 3 ottobre la manifestazione per la libertà di stampa

18/09/2009
Si terrà il 3 ottobre, sempre in piazza del Popolo a Roma, la manifestazione per la libertà di informazione che era stata indetta dalla Federazione nazionale della stampa per sabato 19 settembre. Un rinvio deciso già questa mattina dal sindacato dei giornalisti, dopo l'attentato di Kabul costato la vita a sei militari italiani, d'intesa con le altre organizzazioni che hanno aderito all'iniziativa. ''Il rinvio e' stato un atto sensibile e immediato – ha spiegato Franco Siddi, segretario della Fnsi - in segno di rispetto per le famiglie dei caduti, delle forze armate e di tutti coloro che sentono il peso di questa tragedia''. Ma sul fronte dell'informazione non si abbassa la guardia, ha promesso Siddi: ''La manifestazione non si archivia perché purtroppo non sono archiviati i problemi che ci hanno spinto ad organizzarla.
La questione della libertà di stampa non viene derubricata e insieme ci sarà una seria e rigorosa riflessione sui temi della pace''. Una risposta anche a colleghi, come quelli del manifesto e di Liberazione, che hanno proposto di scendere comunque in piazza il 19, con le bandiere della pace: ''Non siamo qui per intervenire sulla questione della missione in Afghanistan, ma siamo e restiamo uomini di pace, pur lasciando a ciascuno la libertà di partecipare secondo coscienza al dibattito in corso'', ha sottolineato il segretario della Fnsi, ricordando che anche la Tavola della pace sarà in piazza il 3 ottobre.
Non c'è da temere che l'attenzione sulla libertà di stampa si sgonfi, secondo il presidente del sindacato dei giornalisti, Roberto Natale: ''Pensate a quanto e' successo negli ultimi mesi, settimana per settimana''. E di qui al 3 ottobre, ha ricordato Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, ''si svolgeranno comunque tante iniziative già organizzate''.
Per il Pd, il senatore Vincenzo Vita ha testimoniato ''l'impegno a far crescere ancora di più il clima di mobilitazione. Ma oggi era giusto rinviare la manifestazione''.
Qualche distinguo resta. ''Il cordoglio e l'umana pietà per i militari italiani morti a Kabul sono incompatibili con la difesa della libertà di stampa?'', si chiede Paolo Flors D'Arcais, che definisce il rinvio della manifestazione ''una follia''. Critica anche Radio Città Aperta, mente il quotidiano Terra annuncia che sabato 19 scenderà comunque in piazza ''perchè la lotta per la libertà o è sempre o non è ''. (ANSA).