Definire un giornalista «soggetto non desiderato» e impedirgli fisicamente di seguire una conferenza stampa è un atto grave che non può essere accettato in silenzio. L'episodio, che ha visto vittima Gianluca Oddenino, giornalista professionista, collaboratore della pagine sportive de La Stampa, supera la normale dialettica che può esserci tra una società sportiva e i cronisti.
A nome dell'Ordine dei giornalisti del Piemonte esprimo solidarietà al collega augurandomi vengano meno i provvedimenti che gli impediscono di svolgere regolarmente il suo lavoro.
Chiediamo al presidente del Torino calcio di ripensare a questo atteggiamento di unilaterale chiusura nei confronti del collega e gli ricordiamo che la legge consente ad ogni cittadino di chiedere rettifiche e precisazioni ai direttori responsabili degli organi di informazione e di rivolgersi anche all'Ordine con esposti circostanziati.
È da sottolineare che il presidente del Torino calcio è anche editore di giornali e riviste e quindi gli ricordiamo l'articolo 2 della legge istitutiva dell'Ordine dei giornalisti quando afferma: «Giornalisti ed editori sono tenuti a promuovere la collaborazione tra giornalisti ed editori e la fiducia tra la stampa e i lettori».
Sergio Miravalle
Presidente Ordine dei giornalisti del Piemonte