L’Unione nazionale cronisti dell’Abruzzo esprime solidarietà alla collega della Rai Donatella Speranza per la censura da parte del sindaco e del presidente del Consiglio comunale di Pescara, i quali hanno ritenuto di doverle contestare, durante una manifestazione pubblica, un servizio relativo alla “Notte bianca” svoltasi a Pescara per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Il motivo della contestazione-censura è a dir poco grottesco: nel servizio non erano contenute le interviste a Mascia e Di Biase! Questo è solo l’ultimo esempio dell’arroganza dei politici i quali ritengono che i giornalisti debbano essere loro amanuensi, pronti a scattare a comando per riportare fedelmente i loro pensieri.
E’ bene che si rassegnino: il giornalista svolge la sua professione in modo autonomo, avendo come riferimento solo la verità sostanziale dei fatti, non i desiderata del politico di turno. Volere interferire non solo nei contenuti, ma anche nella tecnica e nella costruzione delle notizie, non è compito di chi è stato eletto per svolgere funzioni amministrative. Certi politici si preoccupino di governare, lasciando ai giornalisti il già difficile compito di informare compiutamente l’opinione pubblica. Nel caso specifico, l’insieme della notte bianca, vivacizzata da migliaia e migliaia di cittadini.