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Spampinato, direttore di Ossigeno: gratitudine a Napolitano per la solidarietà manifestata a Cavalli

10/11/2009
Alberto Spampinato, direttore di 'Ossigeno', l'Osservatorio della Fnsi e dell’Ordine dei giornalisti sui cronisti minacciati:
 
"Siamo grati al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha invitato al Quirinale Giulio Cavalli e gli ha manifestato piena solidarietà per l'assurda e pericolosa condizione in cui si trova da oltre un anno: quella di un attore lombardo costretto a vivere sotto scorta per sfuggire alle minacce di morte dei mafiosi che non hanno tollerato i suoi spettacoli, in Sicilia e a Milano, in cui mostrava il volto meno umano, meno affabile e meno serio della criminalità organizzata e dei suoi capi. Lascia perdere, queste cose non si possono fare, non è permessa alcuna ironia e alcuna satira sulla mafia, gli hanno mandato a dire con lettere e altri messaggi minatori ritenuti attendibili dagli inquirenti. Lo stesso messaggio, nel 1978, fu mandato a Giuseppe Impastato, che con la sua Radio Aut, a Cinisi, sbeffeggiava il capomafia Gaetano Badalamentio, da lui soprannominato Tano Seduto. Lascia perdere, gli mandarono a dire. Ma Peppino non lasciò perdere. Lo fecero esplodere sui binari, facendo credere che fosse rimasto vittima di un attentato che stava organizzando.
Neppure Giulio ha lasciato perdere, anzi ha rincarato la dose con un nuovo spettacolo che sta girando per l'Italia. Questa e' la mia libertà di espressione e non voglio rinunciarci, ci ha detto quando lo abbiamo accompagnato dal Presidente, ma ho bisogno di essere protetto come si deve, e anche per questo mi piacerebbe che si parlasse del mio caso.
Giulio ha perfettamente ragione. Come mai non si parla del suo caso sui grandi giornali, in tv? Come mai non si parla neppure dei tanti cronisti che tutti i giorni ricevono minacce, intimidazioni, violenze, danni personali perché si ostinano a esercitare la libertà di cronaca e di espressione, e quando sono minacciati come Giulio Cavalli faticano a ricevere la protezione che il caso richiede? Napolitano oggi ha detto che la libertà di espressione sancita dall'articolo 21 della Costituzione è me ''uno dei principi da tener sempre cari, da preservare e far vivere in Italia e ovunque''. Bisogna farlo permettendo a Giulio cavalli e a tutti i giornalisti minacciati di esercitare la libertà di espressione e di cronaca senza pericolo di perdere la vita.