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Storia di un grand commis

22/03/2016

Sotto forma di intervista, Pino Nano (giornalista RAI), ricostruisce in queste pagine la storia pubblica e privata di Giuseppe Borgia, originario di San Procopio (Calabria), per anni Provveditore Generale dello Stato.

La storia personale di Borgia – scrive nella prefazione il sociologo Giuseppe Turi – è il racconto della trasformazione della Pubblica Amministrazione in Italia; ed è soprattutto una lucida testimonianza del nostro tempo che ricorda anche gli insegnamenti ricevuti dal suo primo maestro, don Luigi Sturzo.

Il libro è stato presentato a Roma, nell’aula magna dell’Istituto Sturzo. È stato Gianni letta a tenere a battesimo il volume, insieme ad Antonio Catricalà. Entrambi, in passato, Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; il primo nel Governo Berlusconi, il secondo con il Governo Monti. Per Gianni Letta questo libro è “un viaggio attento e scrupoloso, nelle maglie più complesse della burocrazia di Stato e che oggi, proprio per la sua efficacia narrativa, varrebbe la pena di adottare come testo didattico nella Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione”. Antonio Catricalà va oltre, sottolineando che il libro è “lo specchio di cosa è stata la Pubblica Amministrazione d’eccellenza in Italia, negli anni passati”.

Un libro che racconta bene – ha sottolineato il Presidente dell’Istituto Sturzo, Nicola Antonetti – l’evoluzione e la trasformazione del nostro Paese, e la separazione netta che in passato il Sud dell’Italia viveva, rispetto alle aree centrali e settentrionali. Per il professore Francesco Malgeri, è l’esperimento “ben riuscito di un saggio storico che, attraverso una intervista personale a un alto burocrate, come è stato il Consigliere Borgia, non fa che ricostruire il grande puzzle della storia della Prima Repubblica”. Sulla scia, la relazione della Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Flavia Nardelli Piccoli, che ha ringraziato Borgia per il ricordo personale, nel libro, per suo padre Flaminio Piccoli, con cui Borgia ha percorso gran parte del suo impegno politico, all’interno del mondo cattolico.