Il
Gruppo di lavoro sulla deontologia, istituito in seno all'
Ordine Nazionale dei Giornalisti e coordinato dalla giornalista
Sabrina Talarico, ha redatto un documento di indirizzo per la futura redazione del
Testo Unico sulla deontologia.
Il documento, approvato dalla Commissione Giuridica dell'Ordine, parte da una riflessione: la necessità di riportare la deontologia al centro della professione giornalistica. L'esigenza di recuperare un codice etico che tuteli sia la qualità della professione che il cittadino-lettore, a garanzia del rapporto fiduciario che deve esistere tra chi fa informazione e chi la riceve.
I cambiamenti avvenuti nel mondo dell'informazione, l'aumento quasi illimitato dei mezzi, della velocità e delle fonti, la crisi dell’editoria che impedisce alla maggior parte dei giornali di sostenere i costi relativi alla produzione dei servizi, la sempre più frequente commistione tra informazione e pubblicità, impongono un approfondimento su uno dei principi fondamentali e fondanti del giornalismo: la deontologia.
Vale a dire, l’insieme di leggi e regole che il giornalista è tenuto a osservare nello svolgimento di una professione considerata -correttamente- di grande rilievo sociale. Acquisire, elaborare e divulgare notizie è un ruolo di grande responsabilità nei confronti del cittadino e per la democrazia. Un ruolo di cui il giornalista deve essere consapevole e che va esercitato nel rispetto della libertà, della salute e della dignità della persona, all’interno di un quadro di regole certe, condivise e realmente applicabili.
Poiché la deontologia è argomento delicato e centrale nella professione, è necessario che l’Ordine Nazionale dei Giornalisti si doti di un Testo Unico in grado di comprendere, riordinare e attualizzare le norme esistenti. Un volume che costituisca la “Bibbia” per tutti coloro che svolgono attività giornalistica o si accingono a svolgerla, distribuito negli ordini regionali, nelle scuole e tra coloro che devono sostenere gli esami di stato.
Oltre all'analisi dell’attuale e sovrabbondante quadro normativo, il documento indica il possibile percorso di condivisione del futuro Testo Unico, l’ipotesi di “tracciabilità” della notizia che impedisca la commissione tra informazione e pubblicità, l’introduzione del “bollino blu” per le testate virtuose, la costituzione di un osservatorio nazionale che vigili sull’applicazione delle norme deontologiche.
Del Gruppo Deontologia hanno fatto parte: Sabrina Talarico (coordinatore); Angelo Ciaravolo, Paolo Girola, Remo Guerra, Saverio Paffumi, Marzio Quaglino, Gianfranco Ricci, Claudio Santini, Alberto Vitucci.