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Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ha deciso, nella seduta del 12 febbraio scorso, di ritirarsi dal comitato del Garante delle telecomunicazioni che vorrebbe imporre regole restrittive per realizzare un presunto e fantomatico "corretto trattamento dei processi" in tv.

Analoga decisione era stata presa nelle scorse settimane da Giunta e Segreteria della Fnsi. Ordine e Fnsi renderanno nota, congiuntamente, la decisione nei prossimi giorni.

L'Unci ha, ancora una volta, individuato un problema serio e grave contro il diritto di informazione, il diritto-dovere di cronaca e l'esercizio della professione e ha operato affinché il pericolo venisse sventato.

L'impegno dell'Unci continua, e si rafforza, contro l'altro gravissimo pericolo: il ddl Alfano sulle intercettazioni. Nei prossimi giorni daremo notizia di ulteriori iniziative.

 

 

 

Gli sms metteranno in guardia i romani nelle situazioni di emergenza per l'ordine e la sicurezza pubblici e nei casi di blocchi stradali per manifestazioni o altre eventualità simili. Sulle nuove forme di comunicazione al servizio della città, sulla centralità della funzione della cronaca, e sui rapporti mass media/fonti di informazione, si è tenuto un incontro tra il nuovo prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, il presidente del Sindacato cronisti romani, Romano Bartoloni, e il presidente dell'Unione nazionale cronisti italiani, Guido Columba. Sull'idea del scr di stabilire contatti in presa diretta con i cittadini tramite messaggini telefonici e sul ruolo dei cronisti nei nuovi campi della comunicazione, il prefetto ha manifestato interessamento e disponibilità anche nell'ambito delle iniziative promosse e da promuovere mediante il Comitato provinciale per l'ordine pubblico.

L'incontro con il dott.