Da troppi anni assistiamo all'erosione del giornalismo di qualità frutto della riduzione degli uffici di corrispondenza, dello scemare della retribuzione e
dell'aumento del precariato dei giornalisti free lance, vittime di un processo di svalutazione del mestiere della comunicazione.
Siamo consapevoli della profonda crisi che si manifesta in tanti settori chiave della società, ma crediamo che proprio il proliferare di una dimensione giornalistica improvvisata, prona ai cliché, che non controlla le fonti, che plaude al pensiero unico sia un elemento di retrocessione per tutti e contribuisca a peggiorare la situazione generale.
Cogliamo l'occasione delle elezioni europee per ricordare la necessità di un'informazione chiara ed oggettiva sui programmi e gli obiettivi perseguiti.