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Toscana

10/01/2013

Informazione e carceri: Odg Toscana approva la “Carta di Milano”

Tutelare i diritti dei detenuti e quelli dell'informazione, grazie all'approvazione di un codice deontologico nazionale: è questo l'obiettivo della “Carta del carcere e della pena”, detta “Carta di Milano”, approvata dal Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana nell'ultima seduta del 2012.
La Carta di Milano è un codice deontologico in 12 punti che regola i rapporti tra detenuti e media: tra i principi affermati c'è quello del diritto all'oblio (per cui un condannato, una volta scontata la pena, ha il diritto a non essere indeterminatamente esposto all'attenzione dei media per quanto fatto in passato), l'invito a tutelare l'identità del detenuto che sceglie di parlare con la stampa e ad usare termini appropriati in caso di misure detentive alternative al carcere (ricordando che non si tratta di libertà).
19/11/2012

Riforma Ordini: dal 2013 parte la formazione obbligatoria per i giornalisti

Scatterà dal 2013 la formazione professionale obbligatoria e permanente anche per i giornalisti: è questo infatti uno degli aspetti più importanti della riforma che ha interessato tutti gli ordini professionali.
Ogni giornalista in attività dovrà acquisire 60 crediti formativi in 3 anni: la formazione sarà fatta su materie che riguardano in generale la professione giornalistica, oltre ad una parte di deontologia professionale.
“Ogni Ordine ha l'obbligo di organizzare e svolgere gratuitamente la parte dei corsi sulla deontologia – spiega Carlo Bartoli, presidente di Odg Toscana, in una video-intervista su Youtube – Il nostro Consiglio regionale si sforzerà però di organizzare una serie di corsi gratuiti anche per le altre materie, in collaborazione con eventuali soggetti esterni”.
12/11/2012

ORDINE DEI GIORNALISTI, ASSOSTAMPA E USSI TOSCANA: accrediti allo stadio

Non è un giornalista che deve cambiare posto allo stadio perché è stato cacciato dalla tribuna stampa ma è piuttosto un presidente che non ha i titoli per fare il presidente, se non sa rispettare il diritto di cronaca e la libertà di critica, presupposto di ogni forma di convivenza civile e democratica, ed essenziale anche per un mondo difficile come quello del calcio.
E' con questa netta convinzione che l’Ordine dei Giornalisti l'Associazione Stampa e l'Ussi Toscana condannano l'ennesima grave decisione del Grosseto Calcio, che ha stabilito di allontanare dalla tribuna stampa e revocare l'accredito a Carlo Pellegrino, giornalista reo di aver fatto solo il suo mestiere di cronista e di aver scritto un articolo evidentemente sgradito al presidente Piero Camilli.
12/11/2012

I detenuti del carcere Don Bosco consegnano al presidente Bartoli la ‘Carta di Pisa’

Una serie di proposte per migliorare il rapporto tra detenuti e mondo dell’informazione. La ‘carta di Pisa’ è stata presentata da un gruppo di reclusi (che lavorano come redattori della rivista KasanzaBabbà) al presidente dell’Ordine della Toscana Carlo Bartoli nel corso di un incontro che si è svolto l’ottobre scorso al Don Bosco. Il documento nasce sulla scia della ‘Carta di Milano’, adottato dall’Ordine della Lombardia, e chiede al mondo dell’informazione di parlare del ‘pianeta carcere' non solo per raccontare episodi negativi ma anche per mettere in risalto le notizie positive.

 
26/10/2012

Riforma Odg: Toscana chiede modifiche al regolamento di disciplina e la riduzione del numero dei consiglieri nazionali

Rivedere il regolamento sui procedimenti disciplinari e sollecitare il taglio del numero dei consiglieri nazionali: è quanto chiede il Consiglio di Odg Toscana in un documento approvato all'unanimità e indirizzato al Consiglio nazionale a Roma.
Nel documento viene criticata la scelta di attribuire ogni potere ai nuovi Consigli territoriali di disciplina: secondo quanto previsto nel regolamento approvato dal Consiglio nazionale, i Consigli regionali dell’Ordine verrebbero privati della possibilità di promuovere l’azione disciplinare, venendo così svuotati del potere di vigilanza attribuito dalla legge 69/63.
Il rischio, secondo Odg Toscana, è che venga meno la distinzione dei ruoli tra la funzione di accusa e quella di giudice terzo e imparziale, con grave pregiudizio sia per i giornalisti che per i cittadini.