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Il segretario della Lega, Roberto Maroni, definisce “una provocazione” l’emendamento, presentato dalla Lega e votato a scrutinio segreto in Senato, che stabilisce
il carcere per i giornalisti. Tutti i parlamentari, salvo poche eccezioni, prendono le distanze dalla misura adottata. Resta da capire chi sono i 131 che lo hanno approvato e quali sono le ragioni vere che li hanno indotto a farlo.