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Primo piano

15/06/2015

CONCORSO RAI, LE MENZOGNE

Su alcuni siti sono state diffuse informazioni non rispondenti a verità su quella che è la posizione dell’Ordine dei giornalisti  in relazione al concorso Rai, fissato per il 1 luglio a Bastia Umbra, con una comunicazione spedita il 9 giugno, dopo quasi 13 mesi di silenzio.
Con l’intenzione di fare chiarezza, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, ha scritto questa nota:
“Non riesco proprio ad accettare questa logica: se non applaudi sei un nemico, se non condividi sei un "ignorante", se chiedi spiegazioni sei un "demagogo".
Un modo barbaro di affrontare un problema, degno di chi ha un'idea proprietaria di tutto quanto di delicato riguarda un'azienda pubblica delicata, qual è la Rai.
Vediamo se con dieci punti riusciamo a togliere argomenti a quanti in mala fede alimentano questa polemica e a fornire elementi di verità a chi vuole capire qual è la reale situazione.
12/06/2015

I VERTICI RAI COME IL MARCHESE DEL GRILLO

Inutilmente da martedì 9 giugno l'Odg sta cercando di spiegare ai vertici della Rai che il problema non è il concorso, scelta che si tenta di accreditare come meritoria mentre dovrebbe essere considerata normale se non ci si vuole limitare a parlare e a non praticare la trasparenza.
La Rai, sorda a qualsiasi argomentazione ripetutamente illustrata ad uno dei suoi massimi dirigenti, finge di non capire che non si contesta il concorso e neanche la doverosa gara di appalto per la sede della prova, ma la superficialità nel non prevedere in un bando di selezione condizioni capaci di garantire una accessibilità non problematica alla sede dell'esame.
L’atteggiamento dei vertici Rai somiglia molto alla più celebre delle frasi del Marchese del Grillo che nella finzione cinematografica può risultare divertente, ma che nella vita reale comporta costi inaccettabili e non compatibili con il rispetto interpersonale.
11/06/2015

IL CONCORSO RAI: UN'OCCASIONE MANCATA

L'esecutivo dell'Ordine nazionale dei giornalisti ha approvato il seguente documento:
"Il concorso della Rai è una occasione mancata per recuperare quella credibilità che dovrebbe avere la prima azienda di informazione in Italia. La scelta del concorso per 100 giornalisti ha avuto nel 2014 l'apprezzamento dell'Odg, che ha condiviso le procedure pur prendendo immediatamente le distanze da alcune aspetti contenuti nel bando di selezione. Ma la convocazione per la prima prova di 4.982 colleghi, con soli 20 giorni di preavviso e dopo 13 e più mesi di silenzio, testimonia un assoluto disprezzo per quanti coltivano il sogno di essere utili ai cittadini, attraverso l'informazione del servizio pubblico.
11/06/2015

La corsa contro il tempo di Frulletti, nominato direttore dell'Unitá

Vladimiro Frulletti da vicedirettore vicario è stato nominato direttore responsabile dell’Unitá. Cosi Matteo Renzi si é preso ancora un po’ di tempo per trovare il giornalista adatto a rilanciare il quotidiano del Pd. L’incarico é stato offerto a Gianni Cuperlo che, pur interessato alla sfida, ha detto di no per ovvie ragioni politiche.
09/06/2015

CONCORSO RAI. VINCONO I PADRONI DELLE FERRIERE

Ora è ufficiale: il concorso si farà il primo luglio e la sede per questa prima prova sarà Bastia Umbra.
Una vergogna; una intollerabile vergogna.
La Rai aveva indetto questo concorso fissando termini per la presentazione delle domande ad aprile 2014. Da allora un trionfo di silenzi.
Oggi, 9 giugno, i 4.982 colleghi hanno ricevuto una mail con la convocazione. Ventidue giorni di preavviso dopo un arrogante silenzio durato 13 mesi e più.
E' stata inutile, in questi mesi, ogni richiesta di chiarimento o di semplice informazione.