Dieci presidenti di Ordini regionali (Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta) hanno sottoscritto un
documento per contestare una
decisione del Consiglio nazionale dell’Odg in tema di revisioni.
Nel testo, diffuso da chi lo ha promosso sollecitando telefonicamente adesioni, vengono fatte affermazioni gravi e insultanti, senza contare il fatto che, con un comportamento che chiunque può giudicare, la Presidenza dell’Odg nazionale è venuta a conoscenza del documento tramite agenzie di stampa. Ciascuno può decidere di comportarsi come crede, rispettando i suoi parametri di buona educazione e di garbo istituzionale.
Gli Ordini regionali non sono fatti solo dai loro presidenti, che certamente ne hanno la rappresentanza, ma che altrettanto sicuramente non ne sono i padroni assoluti.