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La Corte europea giudicherà il ddl Alfano

Esistono precedenti specifici che consentono di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo un minuto dopo l’approvazione e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale di quello che è noto come il disegno di legge Alfano. E’ il risultato di uno studio di tre ricercatori della facoltà di giurisprudenza della Università Federico II di Napoli (Luigi Della Corte, Raffaele Paudice, e Irene Vozzo), che è stato presentato nel capoluogo campano. L’incontro è stato aperto dagli interventi di alcuni docenti universitari (Lucio Di Giovanni, Roberto Mastroianni, Sandro Staiano e Filippo Donati) e dell’avvocato Caterina Malavenda (nella foto).

Intercettazioni/Rodotà: le limitazioni alla libertà di informazione mettono a rischio il sistema democratico

"Viviamo una fase di emergenza per la libertà di informazione, non per il provvedimento che si vuole spingere o approvare con la massima rapidità”. Lo ha detto Stefano Rodotà giurista ed ex Garante per la Privacy, parlando del ddl Alfano durante l’incontro che si è svolto questa mattina presso la Federazione Nazionale della Stampa dopo la sospensione della giornata di sciopero prevista per oggi, a seguito del rinvio a settembre dell'esame in Senato del disegno di legge sulle intercettazioni. ''Le limitazioni alla possibilità di informare i cittadini - ha aggiunto Rodotà - sono rischiose per l’intero sistema democratico''.

Un “mostro” che azzoppa i giornalisti

Lorenzo Del Boca e Enzo Iacopino, presidente e segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, hanno così commentato l’approvazione del provvedimento sulle intercettazioni.

“Il legittimo desiderio di evitare il ripetersi di episodici atti di barbarie, per colpa di una qualche leggerezza nell’informazione, ha generato un mostro. Senza enfasi e senza autoassoluzioni, si punta a colpire i giornalisti, i loro asseriti privilegi usando come alibi gli errori che alcuni commettono. L’obiettivo è palese: impedire ai giornalisti di onorare il loro dovere costituzionale.

Del Boca: con il ddl Alfano la stampa sarebbe imbavagliata

Quelle foto scattate di nascosto nella villa sarda del premier “non andavano scattate né pubblicate”, in quanto sono state “un furto e una violazione della privacy e delle regole della deontologia professionale”, oltre che controproducenti ai fini della giusta battaglia dei giornalisti “per la libertà di stampa, nel cui ambito va però rispettata la autoregolamentazione”. Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Lorenzo Del Boca, partecipando, questa mattina, alla manifestazione promossa dall'Unci (Unione nazionale cronisti italiani) contro il ddl Alfano sulle intercettazioni.

Intercettazioni: Ordine, Fnsi e Unci ascoltati dalla Commissione Giustizia della Camera

La Commissione Giustizia della Camera ha incontrato i rappresentanti della categoria dei giornalisti, nel pomeriggio di mercoledì 30 luglio, dopo solo quattro giorni dalla richiesta, per ascoltare le loro ragioni nei confronti di quei punti del ddl intercettazioni che colpiscono duramente l’attività giornalistica.