Il giornalista Riccardo Coletti, collaboratore della “Stampa”, ha raccontato sul suo giornale il dramma dei “migranti della vendemmia” sfruttati dai “caporali”, della manodopera in nero tra le vigne del Moscato d’Asti. Per giorni, da cronista, ha cercato nelle piazze e nelle strade di Canelli bulgari, macedoni, marocchini, albanesi. E’ andato a vedere dove alloggiano, ha parlato con loro, ha documentato anche con fotografie le miserabili condizioni in cui dormono dopo il lavoro, su pubbliche panchine o ammassati nelle tende tra i boschi.
Un corretto lavoro d’inchiesta. Poi qualcuno ha danneggiato la sua automobile e a Coletti è capitato, mentre rincasava, di essere minacciato da due uomini. Scesi da una BMW che aveva la targa coperta, con accento straniero gli hanno detto: “Tu, finché c’è la vendemmia, a Canelli non ci devi più venire”.