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17/06/2009

Ddl Alfano: l’Ordine nazionale chiede gli stati generali dell’informazione

 
Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ha approvato per acclamazione il seguente documento:
 
Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti lancia un nuovo allarme dopo l'approvazione alla Camera del disegno di legge sulle intercettazioni, che di fatto mina alla base la libertà di informazione e si mostra in palese contrasto con le decisioni assunte da corti europee e dalla nostra corte costituzionale.
Rischia di realizzarsi, infatti, un inaccettabile ritorno a climi e situazioni che si ritenevano definitivamente superati.

Un “mostro” che azzoppa i giornalisti

Lorenzo Del Boca e Enzo Iacopino, presidente e segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, hanno così commentato l’approvazione del provvedimento sulle intercettazioni.

“Il legittimo desiderio di evitare il ripetersi di episodici atti di barbarie, per colpa di una qualche leggerezza nell’informazione, ha generato un mostro. Senza enfasi e senza autoassoluzioni, si punta a colpire i giornalisti, i loro asseriti privilegi usando come alibi gli errori che alcuni commettono. L’obiettivo è palese: impedire ai giornalisti di onorare il loro dovere costituzionale.

Del Boca: con il ddl Alfano la stampa sarebbe imbavagliata

Quelle foto scattate di nascosto nella villa sarda del premier “non andavano scattate né pubblicate”, in quanto sono state “un furto e una violazione della privacy e delle regole della deontologia professionale”, oltre che controproducenti ai fini della giusta battaglia dei giornalisti “per la libertà di stampa, nel cui ambito va però rispettata la autoregolamentazione”. Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Lorenzo Del Boca, partecipando, questa mattina, alla manifestazione promossa dall'Unci (Unione nazionale cronisti italiani) contro il ddl Alfano sulle intercettazioni.

Il Garante richiama alla cautela nell’utilizzo di “Facebook”

Il Garante della Privacy, il 29 maggio scorso, ha approvato un documento relativo alla pubblicazione di immagini acquisite da “Facebook”, a corredo di notizie di cronaca e ha rivolto un appello affinché abbia la più ampia diffusione tra giornalisti ed editori.
Il Garante ha, in particolare sottolineato la necessità di sensibilizzare questi ultimi sulla necessità di prestare particolare attenzione al rispetto di alcuni principi generali, applicabili a qualunque tipo di trattamento di dati, anche quando i dati personali vengono trattati da siti di social network, che si traducono nel dovere di trattare i dati personali in modo corretto, verificandone innanzitutto l’esattezza.
Il richiamo nasce dai reclami pervenuti al Gar

Gruppo Pubblicisti: qualificare la presenza dei pubblicisti nell’Ordine professionale

A seguire il documento elaborato dal Gruppo Pubblicisti, presieduto dal Vicepresidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Enrico Paissan, nella riunione di mercoledì 10 giugno.
 
Il Gruppo di lavoro “pubblicisti” del Consiglio Nazionale, allargato ai componenti pubblicisti degli Ordini regionali, nel ribadire pieno consenso alla proposta formulata dalla Commissione Giuridica per la procedura standard per l’iscrizione all’elenco dei pubblicisti, sottolinea la necessità di un impegno unitario per garantire omogeneità di applicazione sul territorio nazionale.