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Dopo oltre quattro anni dall’approvazione della legge 150/2000, il 24 marzo prossimo ci sarà il primo incontro tra Aran e sindacati. La trattativa dovrà definire il profilo professionale degli addetti stampa nelle pubbliche amministrazioni. La Fnsi, esprimendo grande soddisfazione, ha sottolineato che “finalmente l'Aran rompe gli indugi e convoca il Sindacato dei giornalisti al tavolo delle trattativa, assieme alle altre confederazioni sindacali ammesse per legge”.
“Giornale + libro: il successo è servito. Ma fino a quando?”. È questo uno dei temi trattati nel prossimo numero di “Giornalisti” (marzo-aprile). Poi, il rapporto tra stampa e minori, un’inchiesta sul difensore dei lettori (nel mondo), la nuova legge sulla diffamazione che “non piace a nessuno” e la piattaforma contrattuale per radio e tv locali (Aeranti-Corallo). Infine, le rubriche, tra cui l’osservatorio sulla stampa statunitense, e le pagine dedicate ai cinque enti di categoria (Ordine, Fnsi, Inpgi, Casagit e Fondo).
Da lunedì prossimo, Gigi Speroni non sarà più il direttore dell’Istituto “Carlo De Martino” per la formazione al Giornalismo di Milano: “Vado via, ma sono soddisfatto. Ho lavorato con un gruppo di docenti di grande qualità, nella migliore scuola di giornalismo italiana. Ora, farò altro”. Gli allievi? “Sono un patrimonio per questo mestiere”. Una separazione per fine mandato. In tutto sei anni, un record per l’Ifg di Milano: “C’è chi vuole un nuovo direttore: ne prendo atto”. L’Istituto, riconosciuto dall’Ordine nazionale, forma quaranta praticanti a biennio: dalla carta stampata al giornalismo on line.
Le elezioni del Cdr dell’Ansa si sono svolte, per la prima volta, utilizzando il nuovo sistema di voto elettronico che ha consentito di raggiungere tutti gli oltre 500 giornalisti dell'agenzia in Italia e all’estero, i quali hanno potuto votare usando il loro computer. Il sistema adottato, il primo di questo genere tra le grandi testate giornalistiche italiane, è stato studiato per assicurare massima segretezza del voto e massima partecipazione da parte dei giornalisti (soprattutto quelli delle sedi regionali ed estere).
La presidenza del Consiglio ha destinato più di 520 milioni d’euro al Dipartimento per l'editoria. Circa 450 milioni saranno utilizzati per interventi e investimenti a favore d’imprese radiofoniche e editoriali; 50 per la diffusione all'estero di notizie italiane attraverso le agenzie d’informazione; 10 per la realizzazione di
progetti di comunicazione a carattere pubblicitario di particolare utilità sociale concernenti l'attività di governo.
Uno stage a Boston, presso la Harvard Medical School, per i giornalisti scientifici. La borsa di studio, istituita dalla Fondazione Giovanni Armenise-Harvard e dall'Unione Giornalisti Italiani Scientifici, è rivolta a giornalisti italiani con buona conoscenza della lingua inglese e precedenti esperienze nel settore. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Fondazione Giovanni Armenise-Harvard (Ufficio stampa Daniela Daveri: e-mail ddaveri@libero.it). Le domande di partecipazione devono pervenire entro il 15 marzo prossimo.
Il governo francese si prepara a costituire ''una commissione di riflessione'' sulle concentrazioni e sul rispetto del pluralismo tra i media. Il Presidente Chirac, ha ricordato che “sarà estremamente attento ai cambiamenti all'interno della carta stampata” e che nell'anno appena cominciato “saranno mobilitati mezzi importanti per sostenere la modernizzazione avviata dalla stampa quotidiana”.
Il gruppo “L'Espresso” ha acquistato dall'editore Alberto Peruzzo il 100% dell'emittente televisiva nazionale “Rete A”. Per 115 milioni di euro. L'obiettivo dei prossimi tre anni - spiega “L'Espresso” in una nota - è quello di raddoppiare i ricavi netti dell'emittente, ora pari a circa 20 milioni di euro. “Rete A” trasmette sull'intero territorio nazionale in tecnologia analogica ed è autorizzata alla futura trasmissione in tecnologia digitale.
Il giornalista Giorgio Bocca è stato condannato a pagare 10 mila euro al leader della Lega Nord, Umberto Bossi. Per avergli dato del cretino. La causa era stata avviata dalla stesso uomo politico, in relazione a una intervista pubblicata, nel 2000, sul settimanale “Panorama”. Bocca, parlando del suo libro, in cui manifestava un’aperta avversione verso Internet, aveva detto: “Bossi e Fini non usano internet. Bossi non sa usare Internet non per merito ideologico, ma perchè è un cretino”. Una frase ritenuta diffamatoria dalla giustizia civile.
Gerard Courtois, 55 anni, caporedattore, editorialista e presidente della società “Le Monde”, è il nuovo direttore del quotidiano francese. Courtois, entrato nel giornale nel 1986, sostituisce Edwy Plenel, che aveva annunciato alcuni giorni fa le sue dimissioni, ma che resterà come redattore capo incaricato della "concezione, creazione e realizzazione di una fondazione Le Monde".
Con 54 giornalisti uccisi (da gennaio), il 2004 è stato il più sanguinoso degli ultimi venti anni. Lo ha dichiarato, Oleg Panfilov, direttore del Centro di giornalismo in situazioni estreme. ''Ogni anno in Russia vengono uccisi, in media, 20-22 giornalisti. Per la maggior parte vittime della criminalità comune. Inoltre, 150-160 casi di aggressioni avvengono tutti gli anni contro giornalisti e la metà sono legate alle loro attività giornalistiche''.
Esplode in Francia il fenomeno della stampa gratuita, mentre quotidiani prestigiosi, come “Le Monde” e “Liberation”, sono alla ricerca di capitali freschi per poter restare sul mercato. Già penalizzati da un calo delle vendite, dai costi di fabbricazione tra i più alti d'Europa e da un sistema di distribuzione oneroso, i quotidiano nazionali devono ora far fronte alla agguerrita concorrenza di quelli gratuiti che, grazie a un successo crescente, non hanno difficoltà a trovare pubblicità e investitori.
Periodici che passione: le testate italiane sono circa 4500 per una diffusione pari a 1,5 miliardi di copie annue. I dati sono stati resi pubblici dalla Fieg, nel corso del convegno “Periodici: l'informazione che resta”. I lettori sono 34 milioni, in pratica 700mila in più rispetto a tre anni fa. Il circuito della distribuzione può contare su 37mila edicole e 3mila punti vendita.
Il Garante è intervenuto sul caso della ragazza uccisa a Manfredonia, invitando il mondo dell’informazione “al rispetto dei diritti e della dignità delle vittime”. Nella nota dell’Autorità si legge ancora: “I giornalisti devono valutare, con la massima attenzione e responsabilità, l’effettiva necessità di riferire dettagli e particolari non essenziali ai fini di una corretta informazione sulla vicenda. La sobrietà nelle cronache non ostacola il giusto dovere di informare su fatti che colpiscono l’opinione pubblica”.