In un elzeviro su “la Repubblica” (12 aprile 2015), Guido Ceronetti ha ricordato i suoi settant’anni di professione, passati scrivendo con la portatile.
Qui di seguito, una parte della testimonianza: «Sono stato un giornalista della portatile, come Indro Montanelli, ma molto meno valoroso di lui, che ci lavorava perfino durante la rivolta ungherese del ’56; e lo sono tuttora, perché non ho mai palpeggiato un computer. Ma di storie attraversate, tante, in questi settanta di testate (trentotto, circa).