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11/05/2010

“SMASCHERIAMO GLI EDITORI”: martedì 18 verrà presentata la ricerca dell’Ordine su quanto vengono pagati i free lance

Quanto paga Il Foglio i suoi collaboratori? Quanto Il Giorno? E quanto la Nazione, Il Giornale di Sicilia, il Gazzettino, la Sicilia, La Gazzetta di Parma, Il Piccolo, Il Mattino, Il Quotidiano della Calabria, Il Riformista, la Repubblica, il Corriere Fiorentino e così via seguitando?
Casi concreti, non parole, non denunce generiche. Uno spaccato che dovrebbe imporre a molti editori di vergognarsi quando parlano della necessità che l’informazione abbia una qualità migliore. C’è chi paga 21 centesimi di euro per ogni due righe da 58 battute l’una. E chi corrisponde 2,58 euro per un articolo quale che sia la lunghezza. Senza contare chi, superato un certo “tetto” gli articoli non li paga nulla. E chi decreta una riduzione dei compensi con effetto retroattivo. Ovviamente, i compensi sono tutti comprensivi di tasse e pagati in qualche caso anche con 360 giorni di ritardo!
06/05/2010

Ordine dei giornalisti: libertà e credibilità

La libertà (di stampa) in Italia è come la virtù del “giusto mezzo” degli osti del Manzoni: dove ognuno sta e ci sta anche abbastanza comodo. Se i giornalisti parlano bene di te e – meglio – male degli avversari politici, la libertà è sacrosanta, va difesa, ampliata, garantita e difesa fino allo stremo. Certo, se il giornalista, di te, parla male o – peggio – parla bene dei tuoi avversari politici: allora, forse, è indispensabile introdurre delle regole ed è necessario che le regole siano anche abbastanza stringenti.
06/05/2010

Gli allievi delle scuole: lo stage è un nostro diritto

Gli allievi delle Scuole superiori di giornalismo d'Italia vogliono far sentire la loro voce sui recenti avvenimenti che hanno colpito la possibilità per molti di loro di svolgere gli stage formativi previsti nei programmi delle Scuole.
In seguito alla comunicazione del segretario Fnsi Franco Siddi del 27 aprile u.s. alcune redazioni, con le quali erano stati presi accordi per lo svolgimento dei nostri stage, hanno comunicato in data 29 aprile - dunque pochi giorni prima che iniziassero i tirocini - l'annullamento dei medesimi. Abbiamo deciso quindi di unirci per esporre la nostra posizione in merito e nel giro di pochi giorni abbiamo raccolto più di 300 adesioni (con il gruppo su Facebook http://snipurl.com/w07hl), coinvolgendo gli allievi di 9 scuole.
06/05/2010

Tutti uniti contro i giornalisti

“La scarsa considerazione – ma è un eufemismo – per il lavoro e il ruolo dei giornalisti è ormai pensiero dominante nella nostra classe politica. Il turpiloquio e le offese davanti alle telecamere di Ballarò dell'on. Massimo D'Alema – giornalista anch'egli – nei confronti del condirettore del Giornale, Alessandro Sallusti, è purtroppo sintomo di un disprezzo che va al di là dei colori politici. Se a questo si aggiunge la fine della cronaca giudiziaria decretata con il voto di ieri della Commissione Giustizia del Senato, si ha un quadro del baratro in cui sta precipitando l'informazione in Italia. E poi ci chiediamo perché nelle valutazioni internazionali sulla libertà di stampa l'Italia sia al 49esimo posto, appena prima del Benin”.
30/04/2010

Stages/Le norme sono chiare: gli allievi delle scuole non sono borsisti. Possono farli nelle aziende in crisi. Resta il divieto nei mesi estivi

Una nota pubblicata nel sito della Federazione nazionale della stampa italiana sta provocando confusione nelle aziende editoriali circa la possibilità di accogliere stagisti provenienti dalle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine.

Il titolo della nota, imprecisamente, afferma che “le aziende editoriali in stato di crisi non possono utilizzare stagisti, la norma contrattuale è inderogabile”. Il testo prosegue richiamando - molto opportunamente - il “Protocollo d’intesa del 7 giugno del 1993” (tuttora in vigore) il quale prevede che “negli stage redazionali siano preferiti gli allievi delle scuole riconosciute dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti”.