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25/07/2017

L’Agcom: il giornalismo scivola verso il precariato

Dall’analisi dell’Osservatorio Agcom sul giornalismo “emerge chiaramente un netto scivolamento della professione giornalistica verso la precarizzazione, un gap evidente di genere– sia negli aspetti puramente remunerativi, sia nell’avanzamento di carriera – e la presenza di forti barriere all’ingresso per le nuove generazioni”.
12/06/2017

I giornali nelle trincee della Prima guerra mondiale

Durante la Prima guerra mondiale, la comunicazione militare in Italia usò i media a disposizione in quegli anni: dal manifesto, principale veicolo per una diffusione capillare dei messaggi, attraverso immagini e slogan efficaci; i volantini, mezzo rapido da impiegare tra le truppe combattenti e nella società civile, per contrastare la propaganda nemica; le cartoline, distribuite per far circolare messaggi, per esaltare l’eroismo (come quello di Cesare Battisti, Enrico Toti, Nazario Sauro) e per la liberazione delle terre invase.
12/06/2017

Il "Giro" specchio dell'Italia

C’è un  periodo dell’anno, quando la primavera diventa estate, e la sera ti invita ad uscire per goderne la brezza, che diventa  naturale parlare di ciclismo, di Giro d’Italia (l’ultimo si è appena concluso con la vittoria dell’olandese Dumolin) e anche di Tour de France che, sportivamente parlando, è il segnale dell’arrivo dell’estate e che le ferie, dopo la fine della scuole, s’avvicinano. 
Il ciclismo infatti, nonostante i profondi mutamenti, continua ad adattarsi perfettamente ai tempi della stagione e della natura. 
12/06/2017

La relazione annuale del Garante per la protezione dei dati personali

Nella presentazione al Parlamento della relazione annuale, il 6 giugno scorso, Antonello Soro, Garante per la protezione dei dati personali, ha tracciato il bilancio dell’attività svolta nel 2016, fornendo alcuni dati allarmanti: dai rischi per le immagini dei propri figli, pubblicate sui social, ai danni di nove miliardi di euro, causati dal cybercrime alle aziende italiane.
06/04/2017

TRA INGLESE E…XCHE’

La Dante Alighieri, l’Accademia della Crusca, qualche professore universitario di grido, ogni tanto ce lo ricordano.
Attenzione – dicono – la lingua italiana rischia di essere talmente “inquinata” che un giorno neanche troppo lontano sarà qualcosa di molto diverso da ciò che la grande tradizione linguistica degli ultimi secoli ci ha lasciato. La lingua del bel paese rischia di diventare una specie di slang o una sottosezione dell’inglese.
Leggete le righe che seguono.
“Una dramedy dei sentimenti, una storia potente, variopinta e multigenere, che fonde le tonalità del melò, del rosa contemporaneo, con quelle più gotiche del mistery e del giallo con venature paranormali”.