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Una paga minima di 20mila sterline l’anno (circa 30mila euro) per i praticanti e di 25mila (oltre 37mila euro) per i professionisti: sono queste le richieste avanzate dalla National Union of Journalists, il sindacato che riunisce oltre 40 mila giornalisti inglesi, nel corso del meeting annuale svoltosi a Liverpool. Il tema stipendi, è stato affrontato da Jeremy Dear,
segretario della Nuj: “I grandi gruppi tagliano il personale e mantengono bassi gli stipendi con la scusa del budget, ma, in realtà continuano a realizzare profitti record”.
El Masri el Yom, “L’egiziano oggi”, si chiama così il primo quotidiano indipendente pubblicato in Egitto (almeno negli ultimi cinquanta anni). In diciotto mesi di vita è diventato un punto di riferimento per intellettuali e giovani, ma anche per il governo, malgrado gli attacchi giornalieri al regime. Il quotidiano è nato con un investimento di 5 milioni di lire egiziane (700mila euro) su iniziativa di un gruppo di dieci imprenditori, fra cui Naguib Sawiris, il magnate della telefonia mobile che ha comprato anche Wind. El Masri el Yom, nel giro di un anno, è passato da cinquemila a cinquantamila copie vendute.
I giovani sono sempre più tecnologici. La conferma dal Rapporto 2006 dell'Osservatorio AIE (Associazione italiana editori) sull’editoria digitale. Nella fascia tra i 14 e i 24 anni, il tempo libero (su base settimanale) è così impiegato: 2,8 ore per la lettura di riviste, quotidiani, fumetti su carta e ben 2,5 ore, per chi usa Internet, per leggere articoli di giornale o riviste on line; 7 ore sono dedicate ad ascoltare trasmissioni radiofoniche da radio o musica da cd, ben 4,1 ad ascoltarle, per chi lo fa, da Internet o su Ipod. E ancora 7,5 ore a guardare un programma televisivo alla tv, ma ben 2,9 ore, per chi lo fa, su Internet. La ricerca, intitolata “Digital generation: giovani e Tecnologie”, si è incentrata sulle dinamiche e sul trend di questo fenomeno che, nei prossimi anni, cambierà le modalità in cui le aziende di contenuti (dagli editori di libri alla carta stampata) produrranno e distribuiranno i loro prodotti.
La South East Europe Media Organisation ha pubblicato il SEEMO Media Handbook 2005/2006, guida sulle condizioni dei media nei paesi del Sud-Est europeo (Albania, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Grecia, Ungheria, Macedonia, Moldova, Romania, Serbia-Montenegro, Slovacchia, Slovenia, Turchia e Ucraina). Il manuale, anche quest’anno, denuncia la “persistente pressione dei governi e dei partiti politici sulla comunicazione”. Riporta casi in cui “ministeri e poteri forti della politica hanno minacciato editori o giornalisti” e riferisce di “pressioni economiche” su stampa e tv.
L’Asne (American Society of Newspaper Editors), la principale organizzazione statunitense di editori di quotidiani, scende in campo contro la Fifa. La protesta riguarda le limitazioni al diritto di cronaca che la Fifa ha previsto in occasione dei prossimi Mondiali in Germania. Al centro delle discussioni, le foto da pubblicare su Internet in tempo reale: “Nessuna spiegazione razionale – scrivono gli editori – è stata fornita per giustificare il limite massimo, per giornali e siti web, di 5 fotografie a incontro e di 2 fotografie supplementari, da pubblicarsi solo a torneo terminato”.