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Il mercato editoriale in Arabia Saudita è in continua crescita e rappresenta l'avanguardia tra i Paesi arabofoni, in particolare per quanto riguarda la
distribuzione di quotidiani, riviste e libri in lingua straniera nel proprio territorio. Lo dimostra una ricerca diffusa dal Ministero saudita della cultura e informazione. Le case editrici di altri Paesi, in testa quelle inglesi, arrivano a distribuire un totale di 1.646 testate in lingua straniera. Il dato più curioso è che sono attualmente distribuiti più giornali anglofoni (689 testate) che non arabi (525 testate). In questa speciale classifica, dopo gli inglesi ci sono i francesi (89), i tedeschi (50) e gli italiani (37).
“Il giornalismo libero afferma in tutto il mondo il diritto dei cittadini a ricevere una informazione corretta e di qualità, elemento insostituibile di ogni sistema democratico. Solo una professione rispettata, con condizione di vita e di lavoro decorose, può garantire lo sviluppo e l'indipendenza dei media”. La Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), riunita a Sidney, ha deciso di lanciare una campagna contro “gli attacchi di ogni genere, fisici e morali, che i giornalisti (perseguitati, minacciati e talvolta uccisi) subiscono in molti paesi”.
La bozza di un programma di lavoro per favorire un giornalismo professionale, indipendente e al passo con le innovazioni tecnologiche: è questo il risultato dei due giorni di lavori del Consiglio mondiale delle agenzie di stampa (Nawc), che si è svolto ad Ammam. “Questi sono tempi di grandi sfide e grandi opportunità”, ha dichiarato Paul Tesselaar, presidente dell'Alleanza europea delle agenzie di stampa (Eana). “Lavorare insieme significa crescere, espandersi e salvaguardare il fondamentale ruolo dell'informazione nel garantire una società libera”, ha aggiunto.
Per il sindacato dei giornalisti tedeschi (Djv), la decisione della Fifa di sottoporre al benestare delle autorità di polizia la concessione degli accrediti ai giornalisti stranieri ai Mondiali di calcio (Germania 2006), non aumenta la sicurezza e avvelena il clima e crea nuove tensioni. Non è ben chiaro se gli accertamenti dovranno riguardare la fedina penale o un’affidabilità di altro genere. In ogni caso il sindacato dei giornalisti tedeschi, in un comunicato, ha chiesto che le autorità di polizia siano immediatamente escluse da ogni compito nelle procedure per la concessione degli accrediti.
La giornalista norvegese Aasne Seierstad, reporter di guerra, è la vincitrice del premio internazionale di giornalismo (sezione stampa estera) dedicato a Maria Grazia Cutuli, l'inviata del “Corriere della Sera” uccisa nel 2001 in Afghanistan. Alessio Vinci, capo della sede italiana della Cnn, ha vinto la sezione dedicata alla stampa nazionale; per i giornalisti emergenti, riconoscimento a Letizia Maniaci, della combattiva emittente privata siciliana “Telejato”. La cerimonia di consegna dei premi si svolgerà il 18 novembre prossimo in Sicilia, a Santa Venerina.