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30/12/2009

Reporters sans frontieres: 76 i giornalisti uccisi nel 2009 (+26%)

Settantasei giornalisti sono stati uccisi nel 2009 mentre svolgevano il loro lavoro nella varie zone 'calde' del mondo. Rispetto al 2008 e' stato registrato un aumento di 16 reporter assassinati (+26%). Il dato e' stato pubblicato oggi a Berlino da Reporters sans frontieres.
''L'anno 2009 e' stato caratterizzato da due avvenimenti drammatici - spiega Rsf -: il piu' grande massacro di giornalisti commesso in una sola giornata, ovvero l'uccisione di 30 professionisti dei media perpetrata da una milizia privata di un governatore a sud delle Filippine, e l'ondata di arresti e condanne senza precedenti di giornalisti e bloggers in Iran, dopo la contestata rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad''.
29/12/2009

Odg Lazio: consegna del tesserino a Matteo Bonetti, scomparso a 24 anni

L'Ordine dei giornalisti ha ricordato Matteo Bonetti, il giovane giornalista romano scomparso all'improvviso lo scorso 25 settembre, a 24 anni mentre si trovava a Zara.
Alla presenza di Bruno Tucci e Gino Falleri, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'Ordine regionale del Lazio e del Molise, e di Enzo Iacopino, segretario nazionale dell'Ordine dei giornalisti, nella sede regionale di piazza della Torretta a Roma, si e' svolta la cerimonia di consegna del tesserino da giornalista pubblicista che Matteo non aveva fatto in tempo a ritirare.
16/12/2009

I cronisti raccontano i fatti, non li inventano: a Ferrara un convegno sulla libertà di stampa

Le vicende di Noemi e di Natalie hanno segnato una nuova fase dello scontro tra il potere e l’informazione, accusata di aver rovistato nella vita privata dei personaggi coinvolti alla ricerca non della verità, ma di tesi precostituite con le quali colpire questo o quel personaggio. Il tema sarà al centro del dibattito organizzato dalle 21 di venerdì 18 dicembre al Teatro Nuovo di Ferrara dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani d’intesa con Fnsi, Ordine dei giornalisti, Associazione stampa e Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna, per difendere le buone ragioni della stampa
Mentre le notizie legate a Noemi e Natalie si rincorrevano su giornali e televisioni, si è cercato ancora una volta di sostenere che la libertà di stampa viene utilizzata a fini politici e di parte.
15/12/2009

La Carta di Treviso all'ONU: un modello da imitare

La Carta di Treviso, elaborata dai giornalisti italiani a difesa dei diritti del bambino, e' un modello da imitare e da adottare a livello internazionale perche' spesso ''i minori sono senza difese, anche nei confronti delle violenze verbali''. La proposta e' dell'ambasciatore italiano alle Nazioni Unite, Cesare Maria Ragaglini, intervenuto ad una conferenza al Palazzo di Vetro sul codice deontologico firmato nel 1990. ''La speranza - ha detto l'ambasciatore - e' di poter arrivare ad una carta internazionale che tuteli i diritti del fanciullo'' quando i giornalisti scrivono di fatti che riguardano i minori. La Carta di Treviso e' un codice di autoregolamentazione preparato dall'Ordine dei giornalisti italiani per proteggere i minori coinvolti in fatti di cronaca. Esso impone di mantenere l'assoluto anonimato di bambini e bambine che potrebbero essere danneggiati dalla notorieta' per atti di cui non sono responsabili.
10/12/2009

Bari/incontro su cronisti minacciati: gli interventi

GIORNALISTI: 'OSSIGENO'; MINACCIATI IN 200,NO AD AUTOCENSURE
I casi accertati tra il 2006 e il 2008 sono 52, dei quali 43 individuali, e hanno coinvolto oltre 200 giornalisti, anche se il numero degli operatori dell'informazione minacciati sarebbe decisamente superiore. Senza dimenticare i nove giornalisti uccisi in 40 anni (otto in Sicilia e uno in Campania), e Tobagi e Casalegno vittime del terrorismo. I dati sui giornalisti minacciati e i rischi per la libertà di stampa in Italia sono stati riferiti in un incontro a Bari, organizzato dall'Ordine dei giornalisti e dall'Assostampa di Puglia, insieme con l'osservatorio congiunto Fnsi-Ordine 'Ossigeno'. "E' spesso considerato anche dalla categoria un problema che non esiste - ha detto il direttore di Ossigeno, Alberto Spampinato (in allegato l’intervento integrale) - una barriera mentale che impedisce in realtà di vedere il problema.