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07/12/2009

Salone della Giustizia: si chiude con un bilancio positivo e si pensa alla seconda edizione

Si è chiusa, a Rimini, la prima edizione del Salone della giustizia, che ha visto la partecipazione dell’Ordine dei giornalisti con un proprio stand e un incontro sul tema “Giustizia e giornalisti”. La manifestazione riminese, fortemente voluta dal presidente della commissione Giustizia del Senato Filippo Berselli, ha visto una larga partecipazione di cronisti (139 quelli accreditati), tanto da sorprendere gli stessi organizzatori. La presenza di ospiti di richiamo (da Gianfranco Fini ai ministri Alfano, Maroni, La Russa e a vari esponenti dell’opposizione, dal presidente dell’Anm Palamara ai rappresentanti del Consiglio superiore della magistratura) ha portato più volte il Salone sulle pagine dei giornali nazionali e nei Tg di prima serata.
Lo spazio curato dall’Ordine dei giornalisti ha registrato un buon livello di interesse nel pubblico della manifestazione.
04/12/2009

Rimini: il rapporto tra giustizia e informazione al centro di conferenze e dibattiti

Giustizia e informazione si incontrano a Rimini. L’Ordine dei giornalisti partecipa al Salone della giustizia della città romagnola con un suo stand, in rappresentanza del Consiglio nazionale e degli Ordini regionali di Emilia-Romagna e Marche. Nella prima giornata si è tenuto l’incontro “La giustizia e i giornalisti”: il presidente dell’Ordine dell’Emilia-Romagna Gerardo Bombonato e gli avvocati Alessandro Melchionda e Maria Grazia Tufariello si sono confrontati sulle norme che regolano la professione giornalistica, e in particolare sulle falle della legislazione sull’informazione.
“In Italia si continua a legiferare sulla libertà di stampa – ha detto il presidente dell’Ordine dell’Emilia-Romagna Gerardo Bombonato – con provvedimenti che tendono a restringere l’autonomia dei giornalisti.
30/11/2009

Cassazione: lecito pubblicare sanzione disciplinare inflitta all’avvocato e quindi anche ad un giornalista

La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. n. 20819/2009) ha stabilito che non ha diritto al risarcimento del danno il professionista che vede pubblicato su una rivista l'esito di un procedimento disciplinare a suo carico, dal momento che ci sono forme di pubblicità legale che permettono a chiunque di prendere visione dei provvedimenti adottati dall’Ordine. Nella sentenza gli Ermellini scrivono: “in particolare, con riferimento alla ‘…violazione del segreto …’ va rilevato che nell’impugnata sentenza si legge quanto segue: ‘..:Dal canto suo la convenuta appellata ha contestato la caratteristica di segretezza della notizia riguardante il professionista condannato a sanzione disciplinare indicando negli artt. 16 e 46 R.D.L. n. 1578/1933 e 51 e 64 R.D. n.
27/11/2009

Spampinato/Ossigeno per l’informazione: ostacolare l’informazione dovrebbe essere reato

"In Italia i giornalisti minacciati, vittime di danneggiamenti e ritorsioni personali sono tantissimi, come ha dimostrato “Ossigeno per l’informazione”, l’osservatorio della FNSI-Ordine dei giornalisti sui cronisti minacciati e le notizie oscurate sulla violenza. Il Rapporto 2009 ha contato nel triennio 2006-2008 quarantasei episodi che coinvolgono circa 200 giornalisti, ed è una stima per difetto (confrontare su www.fnsi.it e old.odg.it alla pagina OSSIGENO). Ai giornalisti vittime di violenze fisiche si sommano quelli intimiditi con azioni giudiziarie abnormi che spesso si concretizzano in richieste di risarcimento in sede civile per cifre esorbitanti.
27/11/2009

Consiglio Generale Inpgi: urgente stabilizzare Co.Co.Co.

Il Consiglio Generale dell'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani ha espresso unanimemente preoccupazione per la mancata approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti della delibera del Consiglio di Amministrazione, datata 29 gennaio 2009, in materia di stabilizzazione dei Collaboratori Coordinati e Continuativi.
''Tale delibera, che discende dall'applicazione del Protocollo sul Welfare, sottoscritto due anni fa dall'allora Ministro Damiano, dall'Inpgi, dalla Fnsi e dalla Fieg - spiega l'istituto -, riveste un ruolo ancor più rilevante nel momento della grave crisi che attraversa il mondo editoriale italiano.