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Gerard Courtois, 55 anni, caporedattore, editorialista e presidente della società “Le Monde”, è il nuovo direttore del quotidiano francese. Courtois, entrato nel giornale nel 1986, sostituisce Edwy Plenel, che aveva annunciato alcuni giorni fa le sue dimissioni, ma che resterà come redattore capo incaricato della "concezione, creazione e realizzazione di una fondazione Le Monde".
Esplode in Francia il fenomeno della stampa gratuita, mentre quotidiani prestigiosi, come “Le Monde” e “Liberation”, sono alla ricerca di capitali freschi per poter restare sul mercato. Già penalizzati da un calo delle vendite, dai costi di fabbricazione tra i più alti d'Europa e da un sistema di distribuzione oneroso, i quotidiano nazionali devono ora far fronte alla agguerrita concorrenza di quelli gratuiti che, grazie a un successo crescente, non hanno difficoltà a trovare pubblicità e investitori.
Con 54 giornalisti uccisi (da gennaio), il 2004 è stato il più sanguinoso degli ultimi venti anni. Lo ha dichiarato, Oleg Panfilov, direttore del Centro di giornalismo in situazioni estreme. ''Ogni anno in Russia vengono uccisi, in media, 20-22 giornalisti. Per la maggior parte vittime della criminalità comune. Inoltre, 150-160 casi di aggressioni avvengono tutti gli anni contro giornalisti e la metà sono legate alle loro attività giornalistiche''.
Periodici che passione: le testate italiane sono circa 4500 per una diffusione pari a 1,5 miliardi di copie annue. I dati sono stati resi pubblici dalla Fieg, nel corso del convegno “Periodici: l'informazione che resta”. I lettori sono 34 milioni, in pratica 700mila in più rispetto a tre anni fa. Il circuito della distribuzione può contare su 37mila edicole e 3mila punti vendita.
Il Garante è intervenuto sul caso della ragazza uccisa a Manfredonia, invitando il mondo dell’informazione “al rispetto dei diritti e della dignità delle vittime”. Nella nota dell’Autorità si legge ancora: “I giornalisti devono valutare, con la massima attenzione e responsabilità, l’effettiva necessità di riferire dettagli e particolari non essenziali ai fini di una corretta informazione sulla vicenda. La sobrietà nelle cronache non ostacola il giusto dovere di informare su fatti che colpiscono l’opinione pubblica”.