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28/01/2015

Derrick De Kerckhove, il sostenitore dell’augmented reality nei processi comunicativi e della società trasparente

Il sociologo che promuove una nuova forma di espressione artistica, che unisce le arti, l'ingegneria e le nuove tecnologie di telecomunicazione
Derrick De Kerckhove. Un uomo, un professore, un sociologo, un insegnante, uno scrittore, uno dei più conosciuti sociologi di internet a livello mondiale. Ma soprattutto un allievo di Marshall McLuhan, il sociologo canadese sostenitore dell’ipotesi per cui è il mezzo tecnologico a determinare i caratteri strutturali della comunicazione, producendo effetti pervasivi sull'immaginario collettivo, indipendentemente dai contenuti dell'informazione veicolata.
 
28/01/2015

Giornalisti in direzione sempre piu’ #social: connettersi, dialogare, informare

Le nuove frontiere del giornalismo online e mobile nell'esperienza di Marieva Favoino,
giornalista, social media manager e membro attivo del GUSB (Gruppo Uffici Stampa Brianza)

 

I social network oggi rappresentano la sfida dell'informazione in tempo reale. Facebook iniziava la sua storia come raccolta di fotografie degli studenti universitari, per diventare poi un’esplosione di contenuti, di immagini, di messaggi e non solo. Twitter in origine assomigliava a una chat, per poi allargare i propri confini e confluire in percorsi narrativi utili a creare una storia vera e propria. O una notizia.

 

28/01/2015

“La sfida che oggi ci si presenta è reimparare a raccontare”

Riportiamo il Messaggio del Papa per la “XLIX Giornata mondiale delle comunicazioni sociali” che sarà celebrata il prossimo 17 maggio. Il testo è stato diffuso il 24 gennaio scorso, nel giorno di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
 
28/01/2015

Formazione continua, il primo bilancio è positivo

La “formazione” ha girato la boa del suo primo anno di vita. Una boa importante visto che i giornalisti italiani mai avevano impostato una così nutrita serie di iniziative tendenti a migliorare la qualità delle loro “conoscenze”, a cominciare da quelle deontologiche.
Per la maggior parte degli Ordini regionali, in realtà, non si è trattato di un anno completo di impegni ed iniziative. Per lo più, infatti, vista la novità assoluta della tematica, si è cominciato a mettere in piedi incontri e riflessioni dopo i primi tre o quattro mesi.
Il bilancio con le inevitabili ombre può, comunque, definirsi positivo sia per la qualità della maggior parte dei corsi sia per la partecipazione che, però, riscontra ancora sacche troppo vaste e sulle quali bisogna cominciare a ragionare per evitare che si crei quel fenomeno tipico di simili situazioni.
17/12/2014

Frammenti di storia

1920
I giornalisti italiani e le “istantanee”
della “Rivoluzione russa”