Newsletter

Tieniti aggiornato sulle nostre ultime novità!

Link

inpgi
casagit
fondo giornalisti
fieg
Garante per la protezione dei dati personali
murialdi
agcom
precariato

brevi

13/10/2014

Dig.it 2014, la kermesse del giornalismo digitale in Italia

Oltre 1000 presenze, un migliaio di collegamenti in streaming, l’hashtag della manifestazione nella top 5 italiana di Twitter. Sono alcuni dei dati che dimostrano il successo di Dig.it14, il festival del giornalismo digitale che si è tenuto venerdì 19 e sabato 20 settembre nella sede della Camera di Commercio di Prato. 
Molti giornalisti, provenienti da tutta Italia, ma anche numerosi esperti del mondo digitale, che hanno partecipato ai 40 workshop che si sono svolti nei due giorni della manifestazione. 

10/10/2014

Frammenti di storia

(1783)
In un giornale romano la notizia
del primo volo nel mondo

A Roma, nel 1783, sul “Diario estero” (gazzetta comunemente chiamata “Cracas”, dal nome dei suoi editori: i fratelli boemi Chracas, Giovan Francesco e Luca Antonio), il 17 ottobre fu riportata una corrispondenza dalla Francia datata 23 settembre, con la notizia del primo esperimento del “signor” Montgolfier “con una macchina nuova…. col montone, con un gallo e con un’oca (in realtà un’anitra) in un paniere e sotto un barometro appesovi”. Si trattava del primo volo con esseri viventi eseguito a Versailles – alla presenza di Luigi XVI e di Maria Antonietta, dei notabili della Corte di Francia e di una grande folla – per verificare se l’aria atmosferica fosse respirabile anche in quota. Volo che precedette l’ascensione frenata e quelle libere con uomini a bordo.
 
10/10/2014

"Ri-pensare il giornalismo” (in “Problemi dell’informazione”, n.1/2014)

È il resoconto del dibattito fra Dario Di Vico, Sergio Maistrello, Mario Tedeschini Lalli e Giorgio Zanchini, stimolato da alcune domande – poste dalla redazione della rivista – sulle evoluzioni del giornalismo contemporaneo e sulla necessità di ripensare la professione.
 
In particolare, alla domanda “Qual è oggi il collocamento del giornalista professionista all’interno di un campo giornalistico decisamente trasformato – e più denso – rispetto al passato?”, Giorgio Zanchini ha risposto che il mercato giornalistico e, quindi, l’identità stessa di fare giornalismo sono pienamente parte del dualismo che caratterizza il mercato del lavoro oggi (e non solo italiano).
 
Giovani flessibili, precari, con remote prospettive di stabilità e solidi guadagni, che hanno ormai introiettato questo orizzonte. E giornalisti più anziani, figli di un altro mondo, che fanno fatica a capire cosa stia succedendo loro e dove stia andando la propria professione.
 
A questo occorre aggiungere ciò che la rivoluzione digitale ha provocato al campo dei media: la definitiva rottura del rapporto unilaterale tra fonte e fruitore, e l’inarrestabile crescita di dinamiche biunivoche, partecipate, in cui gli attori e le fonti dei processi informativi sono molteplici. È una rivoluzione che spaventa le generazioni più avanti negli anni, che scardina gli assetti che abbiamo conosciuto, che porta de-professionalizzazione, che fa crescere esponenzialmente il numero di coloro che forniscono notizie.
 
Per Sergio Maistrello, il punto è che sono cambiati il campo e le regole del gioco: internet non è semplicemente un’evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, ma una piattaforma che ridisegna progressivamente l’accesso alla conoscenza intorno alle dinamiche naturali della società.
10/10/2014

Bernardo Valli e la “verità del momento”

“La cronaca è un lampo che illumina un istante dell’avvenimento in corso”, così scrive Bernardo Valli nella prefazione al libro che raccoglie una selezione dei suoi reportages, dal 1956 al 2014: “La verità del momento” (a cura di Franco Contorbia, Ed. Mondadori). Perché, precisa ancora, per tutta la vita ho raccontato gli avvenimenti come il fotografo che riprende un istante di quel che sta accadendo: “l’immagine può riassumere il passato e far intravvedere il futuro”.
Per Valli la cronaca precede la memoria e la storia. È radicata nel concreto, nell’immagine, nello spazio, nel gesto, nell’oggetto. Cambia di continuo. È legata al ricordo, quindi esposta all’amnesia e a innumerevoli strumentalizzazioni, alle passioni intime, politiche, ideologiche.
Conclusa l’esperienza come cronista di nera nella redazione dell’Italia (1955), fu assunto a Il Giorno, subito dopo la fondazione. Inviato speciale nel 1957, coprì i principali avvenimenti nazionali e, soprattutto, internazionali, fino al 1972, anno del passaggio al Corriere della Sera. Inviato speciale in Estremo Oriente sino al 1974, raccontò nelle sue corrispondenze i conflitti in Vietnam e in Cambogia. Stabilitosi in Francia, fu corrispondente da Parigi per il quotidiano milanese, poi per la Repubblica (1977), successivamente per La Stampa. Alla fine del 1985, tornò a la Repubblica, come corrispondente, editorialista e inviato speciale.
10/10/2014

Premio Ilaria Alpi a Solange Lusiku Msimire

"Continuate a parlare del nostro povero Paese, continuate a raccontare le nostre storie e a fare suonare l’allarme quando serve".
Questa la preghiera che ci rivolge, al termine di una due giorni milanese, Solange Lusiku Nsimire la giornalista congolese alla quale UniCredit ha voluto assegnare il suo riconoscimento nell’ambito dell’ultima edizione del premio Ilaria Alpi.
La Repubblica Democratica del Congo "è un paese eccezionale, è un paradiso geologico -ricorda Solange-. È piena di ricchezze: oro, diamanti, legname pregiato, rame e dovrebbe essere protetto come un gioiello. Invece molti Paesi hanno grandi interessi su di noi e ci stanno mettendo le mani sopra… ".