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17/12/2014

Iacopino: per i giornalisti rivedere le regole della formazione

Dal ministero della Giustizia novità sulle professioni con l’avvio di tre tavoli tecnici: uno sulla geografia degli Ordini, l'altro sui sistemi elettorali e il terzo su formazione e tirocinio.
15/12/2014

Gian Gaspare Napolitano inviato speciale a Parigi

Mario Pannunzio, direttore del “Mondo”, considerava Gian Gaspare Napolitano uno dei più significativi scrittori del tempo, oltre che giornalista di razza, per la sua capacità di lasciare un’impronta nell’animo del lettore.
A cura di Pino Pelloni, in “Parigi…mon amour” (Edizioni Èthos) sono raccolti i reportage di Napolitano sulla Parigi del dopoguerra: con i suoi personaggi, i suoi locali e le sue mode. Sono gli anni in cui debuttava sulle scene Juliette Gréco; Simone De Beauvoir incontrava Jean-Paul Sartre; mentre Jacques Prévert scriveva poesie che diventavano canzoni.
 
15/12/2014

Il Censis: 6 giornalisti su 10 sono freelance

Oggi in Italia i quotidiani vendono poco più della metà delle copie di 25 anni fa. Il dato è contenuto nel 48.mo rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese. Da poco meno di sette milioni di copie vendute nel 1990 (anno record) si è scesi sotto i 4 milioni di copie. 
La quota di italiani che per informarsi fanno a meno dei giornali è salita al 47%. Il 20,8% della popolazione legge i quotidiani online e il 34,3% i siti web d’informazione. 
Drammatica la flessione del numero di giornalisti occupati in tutti i segmenti del settore editoriale. Nel 2013 il calo più pronunciato si è registrato nei periodici (-7,7%). A seguire i quotidiani (-5,6%) e le agenzie di stampa (-3,9%). In media, il ridimensionamento della forza lavoro giornalistica è stato del 6,1%, pari in valore assoluto a 602 unità lavorative nei confronti dell’anno precedente.
 
15/12/2014

Social, una scelta obbligata anche per gli uffici stampa

 
Capita spesso, parlando di giornalismo e del suo futuro, di dimenticare i colleghi degli uffici stampa. Un errore, o una sottovalutazione,
da evitare in questo breve viaggio sull'evoluzione della nostra professione ai tempi dei social. Anche per loro, infatti, l'onda d'urto di Twitter e dei suoi fratelli è stata potente. E anche loro hanno dovuto farci i conti imparando rapidamente a utilizzarli. Ma c'è un ritorno? Servono allo scopo o sono ingovernabili? Ne parliamo con Domenico Tomatis, direttore della comunicazione del Consiglio Regionale Piemonte. 
 
Con l'arrivo dei social come è cambiata la vostra attività?
11/11/2014

Centinaia di giornalisti minacciati in Italia

I cronisti impegnati in prima linea, sul fronte interno delle mafie, del terrorismo, degli affari illeciti, o sui fronti di guerra o nelle missioni internazionali, corrono molti rischi. A volte subiscono agguati, minacce, ritorsioni. In casi estremi rimangono uccisi. Dal 2000 al 2013 sono stati uccisi 1198 giornalisti impegnati nel loro lavoro in vari paesi. Nel 2014 si contano finora 73 vittime.
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