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10/10/2014

Comunicazione pubblica e new media: tra resistenze e nuovi spazi partecipativi

La società civile. Esiste davvero? E’ reale o è un concetto che è sempre stato semplicemente utilizzato come alibi per definire ‘l’uomo che vive in un gruppo’, come sosteneva il saggio Aristotele? Che ruolo svolge nei confronti dello Stato? Ma soprattutto, come comunica?
Interessante sviluppare questo argomento, quello della comunicazione pubblica e della Pubblica Amministrazione in generale, nei suoi diversi aspetti. E’ un percorso che porta con sé una rivoluzione culturale, costituita fondamentalmente dalle leggi 142/1990  (Ordinamento delle autonomie locali) e 241/90 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), che hanno condotto alle definizioni di Partecipazione e Trasparenza, due cardini del sistema comunicativo pubblico.
E qui il legislatore affida al cittadino diritti e responsabilità nuovi, in un contesto di riordino dello Stato in senso decentrato, che assegna alle pubbliche amministrazioni precisi obblighi di informazione, trasparenza e accessibilità. Non solo. Anche quali strumenti vengono utilizzati, a maggior ragione nell’era del digitale e delle reti, dove le notizie corrono velocemente e spesso senza controlli. Smartphone, tablet, notebook, personal computer, Internet, reti wifi, app e social media hanno drammaticamente mutato il significato relazionale dello spazio, del tempo e delle barriere fisiche per le persone.
Tematiche che vengono approfondite con cura e dedizione nel libro "POST-COMUNICAZIONE. Istituzioni, società e immagine pubblica nell'età delle reti" del professor Alessandro Papini, docente di comunicazione pubblica presso l’Università IULM di Milano. Sì, proprio la post-comunicazione, ovvero “quell’insieme di superfici comunicative e ambienti di interazione generati dalle nuove tecnologie, che sta oggi diventando il moderno paradigma relazionale verso cui individui e società moderne adeguano comportamenti e stili di vita”.
E-publicity, e-government, e-democracy, e-procurement, e-learning:  in poche parole, la Democrazia Digitale. Ma chiediamo direttamente all’autore del libro di spiegarci come funziona, come e quando si utilizza.
10/10/2014

I 350 anni della Gazzetta di Mantova

La Gazzetta di Mantova compie 350 anni e molti sono gli appuntamenti e le celebrazioni in programma fino al 31 ottobre con le quali la storica testata della città dei Gonzaga festeggia  il suo straordinario record di giornale italiano più antico ancora stampato su carta.
10/10/2014

Nuovi media, zucchero dell'informazione

220 speaker, oltre 60 eventi, 8 mila partecipanti. Sono questi i numeri di successo della Social Media Week, la settimana dedicata al mondo digitale che dal 22 al 26 settembre 2014 ha visto Roma protagonista di questo evento, ideato nel 2010 dalla società Crowdcentric di New York. Patrocinata dall’Ordine nazionale dei giornalisti la manifestazione – realizzata, oltre che nella capitale italiana, anche in altre città come Londra, Berlino, Los Angeles, Johannesburg, Sydney e Mumbai per un totale di mille eventi programmati contemporaneamente in 5 continenti – ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei giornalisti Massimo Sebastiani, Alvaro Moretti, Davide Desario, Lorenzo Ottolenghi e Filippo Poletti, rispettivamente responsabili delle strategie online di Ansa, Leggo, Messaggero, Rainews e social media specialist di Fiera Milano. A introdurre i lavori – in occasione della cerimonia di apertura ospitata al Campidoglio dal sindaco Ignazio Marino – è stato il consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti Alessandro Sansoni.
10/10/2014

Come i social reagiscono e interagiscono con i grandi fatti internazionali

Che mondo di Social. Bisogna prenderne atto. Soprattutto lo devono fare i giornalisti che, per mestiere, sono i primi a dover raccontare subito il presente. Bisogna insomma capire, con serena lucidità, che i social sono entrati di forza  nelle pagine della  cronaca internazionale e  forse anche della Grande Storia.
 
Se volete una prova, basta scorrere le ultime drammatiche vicende che provengono dall'Iraq e dalla Siria. Oppure quando negli Stati Uniti, a Ferguson, un poliziotto ha ucciso un giovane di colore, Michael Brown, scatenando una rivolta che ha diviso l 'America e il mondo intero.
 
10/10/2014

Cassazione. I commenti pesanti su Facebook sono molestie

La  corte ha stabilito che i social network sono una piazza virtuale e pertanto per le frasi pubblicate è configurabile il reato. 
La prima sezione della Corte di Cassazione ha affermato, con sentenza n. 37596 del 12 settembre scorso, che Facebook deve essere considerato un “luogo aperto ed accessibile al pubblico” e pertanto chi scrive insulti o frasi poco rispettose  sulle bacheche altrui può essere perseguito per il reato di molestie, art. 660 codice penale.