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L’Ordine dei giornalisti della Puglia invita i colleghi che si occupano di vicende di cronaca delicate e drammatiche come quella dei fratellini di Gravina in Puglia a tenere sempre presente il principio che il diritto-dovere di informare non è assoluto ma trova un limite invalicabile nel rispetto della dignità delle persone.
L’indispensabile attività di documentazione dei fatti che i cronisti svolgono ogni giorno con scrupolo, spesso in condizioni difficili e disagevoli, fianco a fianco ai colleghi fotografi e telecineoperatori, deve fermarsi di fronte al diritto alla riservatezza di persone non coinvolte direttamente nelle vicende di cronaca.
Dibattito pubblico, a Perugia, fra i rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti e alcuni parlamentari eletti in Umbria. L’incontro è stato aperto dal presidente dell’Ordine regionale Dante Ciliani, che aveva accanto il segretario Roberto Ponticelli. Ciliani ha illustrato la volontà dei giornalisti di discutere con i rappresentanti della Camera e del Senato la possibile riforma della legge del <?xml:namespace prefix = st1 />
Il consigliere nazionale Gianfranco Ricci ha ricordato i principi ispiratori della legge Gonella e la necessità che la categoria mantenga un organismo che le garantisca l’autogoverno, per liberarla da condizionamenti e pressioni.
I rapporti tra la magistratura e la stampa in Italia e in particolare in Sardegna sono stati discussi in un incontro al Palazzo di giustizia tra il nuovo Procuratore generale, Ettore Angioni, e una delegazione dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna formata dal presidente Filippo Peretti, il vice presidente Giovanni Marras e il consigliere Priamo Tolu.
Per il caso delle intercettazioni, l’Ordine ha riaffermato il diritto alla pubblicazione di quelle legali solo per le parti di interesse pubblico, nel pieno rispetto, quindi, delle norme deontologiche sulla privacy. E ha dichiarato che la recente norma sul divieto, con le relative multe per giornalisti ed editori, di pubblicare le intercettazioni illegali evidenzia, trattandosi di una sottolineatura non necessaria, un clima di crescente chiusura nei confronti del mondo dell’informazione.
(ANSA)
“L’Ordine dei giornalisti della Basilicata apprende con meraviglia la notizia comunicata dal Prefetto di Potenza, Mauriello al Ministro dell’Interno, Amato e secondo la quale ci sarebbe stata una diffusione tra i giornalisti della password di accessi ai documenti della Procura nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto “Savoia gate”.