Newsletter

Tieniti aggiornato sulle nostre ultime novità!

Link

inpgi
casagit
fondo giornalisti
fieg
Garante per la protezione dei dati personali
murialdi
agcom
precariato

Sentenze

24/03/2015

Lite temeraria: il Tribunale di Milano risarcisce i giornalisti

Con sentenza del 28.02.2015 il Tribunale di Milano ha condannato la SGS Italia Spa al risarcimento dei danni per lite temeraria (art. 96, 3° comma,  c.p.c.), a favore del giornalista Paolo Carta, del direttore responsabile Paolo Figus e della società editoriale Unione Sarda. Secondo il Tribunale il giornalista ha correttamente riferito in un articolo gli esiti di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Lanusei, dando conto che si trattava di indagini e quindi di ipotesi accusatorie, aggiungendo solo una coloritura (es. “scatole cinesi” e “interessi”) propria del linguaggio giornalistico che nulla ha aggiunto nella sostanza a quanto contenuto negli atti di indagine.
28/11/2014

Corte d’Appello di L’Aquila: equo compenso ed equa liquidazione

Con sentenza del 20 novembre 2014 la Corte d’Appello di L’Aquila, a parziale conferma della decisione di primo grado, ha determinato l’equo compenso delle prestazioni di lavoro autonomo di natura giornalistica rese nell’ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa svoltosi dall’aprile 1996 al settembre 2007 (nove anni e cinque mesi).
Già i giudici di primo grado avevano contestato la pretesa dell’editore di determinare unilateralmente ed arbitrariamente il compenso del collaboratore sancendo, invece,  la liquidazione secondo equità ai sensi dell’art. 1226 cc e 432 c.p.c. ed utilizzando quale parametro di riferimento il tariffario del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. In primo grado l’ammontare delle somme dovute era stato definito in euro 931.230,24.
31/07/2014

CASSAZIONE: la ricerca delle prove non può comprimere la tutela delle fonti e la funzione informativa

 La Sesta sezione penale della Corte di Cassazione, con sentenza 31735/2014 depositata il 18 luglio scorso, richiamando le norme in materia del Patto ONU sui diritti civili e politici del 1977 e le sentenze della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, ha fissato una serie di importanti principi giuridici in tema di libertà di stampa e di sequestro del pc, dei supporti informatici ed altro materiale di un giornalista professionista.
 
In particolare la Suprema Corte ha sancito che:
 
a) la garanzia del segreto professionale assicurata dall’ordinamento al giornalista professionista non costituisce un privilegio personale di quest’ultimo, bensì un presidio ineludibile a tutela della libera attività di informazione, come ribadito anche dalla Corte di Strasburgo;
 
05/12/2013

CASSAZIONE: non si diventa pubblicisti con le pubblicazioni da elenco speciale

Con sentenza 23580/2013 depositata il 17 ottobre scorso la Suprema Corte, accogliendo il ricorso del Consiglio nazionale, ha cassato la sentenza della Corte di appello di Ancona dell’11 settembre 2007. Il Consiglio Regionale dell'Ordine aveva respinto una richiesta di iscrizione all'Elenco Pubblicisti fondata su articoli prodotti per una rivista di carattere tecnico-scientifico diretta da un iscritto all'Elenco Speciale, ai sensi dell'art.28 della Legge Professionale. L'interessato presentava ricorso al Tribunale di Ancona, che lo accoglieva; la sentenza di primo grado veniva confermata dalla Corte di appello.